nuova coproduzione 

Come nasce un poeta?
Pier Paolo Pasolini ascolta un giovane dire la parola “ruzada” e lì sorge per lui il mondo della poesia, in friulano, la lingua legata ai luoghi delle villeggiature, delle gite al fiume, dei primi burrascosi amori.
Un giornalista cerca di ricostruire la vocazione letteraria di Pasolini recandosi laddove è cominciata, in Friuli. Il suo psicopompo sarà un ragazzo della scuola della Versuta, ormai divenuto uomo; attraverso i suoi ricordi emerge un Pasolini inedito, primordiale, come la lingua che echeggia di qua dall’acqua del Tagliamento.
Un viaggio nel mondo poetico di Pasolini, nel suo rapporto con la natura, simboleggiato dalle lucciole ma anche da una visione del mondo legata agli ultimi della terra sempre legata agli ultimi della terra, che nella visione profetica della poesia Alì dagli occhi azzurri preconizzò si sarebbero riversati sulle nostre coste.
Come disse Moravia, Pasolini era un vero poeta, come ne nascono pochi. Ma oggi c’è ancora spazio per la poesia?
Noi pensiamo di sì.